Priests of Judas - Judas Priest Italian Fans Club

Agglutination festival, S. Arcangelo (PZ) 11/08/2007, Io ci sono andato...

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demonizer
view post Posted on 7/9/2007, 10:31




Ebbene sì ci sono stato sabato11 agosto a S.Arcangelo (Pz) ad assistere all’agglutination festival, giunto alla sua tredicesima edizione. Il richiamo dei mitici Gamma ray è stato troppo forte e non mi sono lasciato scappare l’occasione di vederli dal vivo. Se non ci fossero stati loro non mi sarei mosso, anche perché non conoscevo nessuna delle altre bands, Infernal Angels, Golem, Kaledon, Dark Lunacy, Fire Trails, Tankard. Grazie soprattutto al lavoro dell’organizzatore Gerardo Cafaro, il festival si è svolto nel migliore dei modi, e questa è una gran cosa davvero, specie se si pensa che di concerti metal al sud non ce ne sono molti e noi metallari incazzati, brutti, affamati meridionali ci lamentiamo sempre, spesso a ragione.
Mi sono divertito tanto, se non altro ho trascorso una giornata diversa, come detto non è da tutti i giorni assistere a un concerto metal quaggiù. E poi vedere dal vivo lo zio Kai e company è stato davvero bello. Due nuovi amici hanno allietato il tempo prima e durante l’evento. Loro sono due ragazzi di Bari, tutti e due si chiamano Franco e tutti e due scrivono su due webzine dedicate all’heavy metal. Franco “mastershadow444” scrive su www.benzoworld.it e Franco “Crash” scrive su www.hardsounds.com. Due ragazzi simpaticissimi, aperti, socievoli e molto preparati sull’argomento, soprattutto per quel che riguarda la scena metal più recente, laddove io ho tante lacune eheh. La vita spesso è fatta di incontri, ben vengano allora incontri come questi ^_^ . Ci siamo scambiati i nostri contatti via internet, spero leggeranno il mio report sull’Agglutination, io andrò a fare più di una capatina ai loro siti. Grazie ancora ragazzi!

Ore 10.20, jeans vecchi, maglietta dei mothoread vecchia, scarpe da tennis bianche che le partite a calcetto hanno trasformato in straccio, entro nella mia Atos Prime rossa fiammante. Tutto è pronto e solo soletto inizio l’avventura sulla Salerno-Reggio Calabria. Da Cosenza a S.Arcangelo è un’inculata di circa 200 km, ma non mi scoraggio e anzi sulle note di Powerplant e New world order, messi apposta nello stereo per evitare di rimanere impreparati nell’indovinare quali canzoni lo zio Kai eseguirà stasera, il viaggio fila liscio. Ma proprio liscio liscio liscissimo? No :unsure: . A 3 km dall’uscita di Lauria Nord, quella che devo prendere io per raggiungere S.Arcangelo, ecco una coda lunga mezz’ora. E poi ci lamentiamo della pubblicità-regresso che viene fatta sulla nostra bella autostrada….

Il paesaggio della Basilicata è bellissimo. Rilassa gli occhi e distende. Sarà anche merito degli automobilisti che sembrano molto meno selvaggi e pazzi di quelli calabresi, sarà l’aspetto incontaminato e un po’ desolato del territorio (in the middle of nowhere come dirà due volte Kai Hansen, come per dire “vedete,vedete che abbiamo fatto per voi, siamo arrivati addirittura fino a qua per suonare, quindi….”), fatto sta che il percorso è stato piacevole. Arrivo a S.Arcangelo verso le due, un ragazzino mi chiede uno strappo. “Entra, figliolo, entra, mi dici dov’è lo stadio?” Sono ancora le due, c’è pochissima gente fuori lo stadio. “Posso parcheggiare qua?”. “Sì, perché no?”. Così incontro i due Franco di Bari e facciamo amicizia e ovviamente parliamo di gruppi e di metal in generale. Io gli dico di essere Demonizer del funclub italiano dei Judas Priest, ma non gli dico di essere ghei, sia perché mi sono sembrati troppo dei bravi ragazzi, sia perché in quel momento mi interessava solo il concerto e la musica. E non è che posso stare con l’ossessione di dover rimorchiare per forza pure ai concerti ahahahahah. :P :P

La loro compagnia è davvero piacevole e il tempo scorre chiacchierando. Entriamo in macchina mia e gli faccio ascoltare quella che è forse la canzone più bella dei Crimson Glory, il loro primo singolo Dream Dancer, canzone disumana che i miei nuovi amici ascoltano in silenzio e sembra che gli piaccia. La canzone finisce, passa un furgoncino bianco e Franco “Mastershadow444” urla “I Gamma ray!!”. Faster than a bullet ci precipitiamo fuori e raggiungiamo il furgoncino che si ferma a non più di dieci-dodici metri. E sì che ci deve essere qualcuno di conosciuto là fuori. Neanche il tempo di chiudere stereo e sportello che vedo i ragazzi, una quindicina non di più, circondare Enjo Richter! Il chitarrista se ne sta in piedi fuori dal furgone a fianco all’entrata dello stadio e fuma. Scattano le foto, gli abbracci di rito, ma nessuno più di tanto osa chiedergli di più o fargli domande. Non so perché ma mi viene di ringraziarlo in tedesco. Lui ovviamente risponde in tedesco e io rido facendo finta di aver capito tutto. Non è la prima volta che mi capita una cosa del genere con i tedeschi ahahha.

Siamo tutti emozionati e si nota. Nessuno, tranne Crash, ha il coraggio di vincere l’emozione. Enjo è un po’ invecchiato. E’ un po’ pallido, saranno stati gli anni, la stanchezza, (chissà qualche pera), ma sempre sorridente, calmo e disponibile di fronte alla nostra meraviglia di vederlo lì. Ma forse nessuno “osa” parlargli anche per un altro motivo. Nel furgone ci sono altri due tizi. Uno ha un cappello nero sotto il quale scorre bellissima la sua chioma rossa, l’altro nasconde i suoi capelli con un berretto per non farsi riconoscere, ma il suo nasone a fontana gli impedisce di raggiungere il suo scopo. Kai Hansen e Dirk Schlachter se ne stanno seduti in silenzio e guardano a sinistra del furgone, come se facessero finta di essere soli. “Kai, Kai , Kai” facciamo un po’ tutti, ma Kai non si gira, non saluta e sembra un po’ seccato. Chissà quante volte ha assistito a questa scena, ma noi poveri fans siamo ingenui e ci facciamo prendere dall’euforia così tanto che non ci rendiamo conto che i nostri miti possono seccarsi. Noi non sappiamo se continuare a stare con Enjo o tentare di fare uscire Kai dal furgone.
Forse oggi è stato il turno di Enjo di scendere dal furgone e affrontare la rottura di palle di salutare i fans, domani a un altro concerto toccherà a qualcun altro. Questa è la mia impressione. Poi arriva un tipo che ci fa allontanare e apre i cancelli dove i Gamma ray entrano e col sorriso sulle labbra si dileguano. Partono commenti del tipo “che stronzo, Kai, non ci vengo più a vederli, a saperlo Majestic me lo sarei scaricato da internet, quando incontro gli altri artisti sono molto più socievoli di Kai, evviva gli Helloween” e così via. Ma è inutile prendersela più di tanto, sono sempre delle rockstar famose e conducono uno stile di vita che noi poveri fans eccitati e appassionati neanche immaginiamo.

Io e miei nuovi amici continuiamo a parlare e stare insieme anche al momento di fare i biglietti, subito dopo aver spostato le macchine perché lì dove le avevamo parcheggiate non possono stare come ci dice il cacaminchia. Il sole cuoce e in sottofondo sentiamo i Gamma ray che provano Garden of the sinner, Heavy metal Universe e Man on a mission. Una scena simpatica ce la regala una contadina di sicuro novantenne, tutta vestita di nero, ma bella arzilla, agguerrita e, a quanto pare, ancora in forze, se no non si spiega il suo avanti e indietro tra il suo orticello vicino il campo sportivo e la fontanella di cui si serve per riempire due secchi d’acqua alla volta. “Questa al concerto pogherà più di tutti” è il mio commento.

Fatti i biglietti, io e i due Franco entriamo nello stadio ancora vuoto. Tra un giretto tra gli stand dei cd, la classica birretta, il panino tamarro e la battuta scorre la prima parte del concerto. Infernal Angels e i baresi Golem aprono le danze a suon di black e death metal. Non sono due tra le correnti metalliche in cima alle mie preferenze, ma credo che anche dal basso della mia ignoranza sul tema, i due gruppi italiani non siano affatto male. La cosa scioccante e un po’ desolante è sempre la stessa. Appena partono le prime note di una canzone black, death o comunque di metal estremo c’è sempre il gruppetto di indemoniati che automaticamente fa headbanging. La scena è un po’ ridicola perché sembra che il metallaro estremista medio debba per forza pogare a farsi male, fare headbanging come un pazzo, come se fosse un comando. A me pure piace fare casino, e ne ho fatto tanto quel giorno e non solo, ma nel pogare e headbangingare facendo tutti quei gesti con le mani per fare vedere che il black e il death mi mandano in estasi non ci trovo nulla di divertente. Invece alcuni ragazzini si divertono a spingersi, farsi male buttandosi per terra e saltando l’uno sull’altro mentre le note scorrono. Mi domando una cosa :huh: . Ma perché tutti sti giovani gruppi si danno al black, al death,alla musica estrema? Ma nessuno che fa heavy classico? Sembra che tutti, gruppi e pubblico, debbano per forza suonare cattivi, estremi e antimelodici. Ma perché tutto st’amore per il metal estremo?

Arriva il turno dei romani Kaledon e del loro power metal tout court, prevedibile ma piacevole. Il cantante cerca di imitare il più possibile Ralf Scheepers. Tra il pubblico c’è un membro di un altro gruppo italiano, i Prophilax (Crash, si scrive così?). Simpaticissimo romanaccio passa tutti il tempo a fare battute sui Kaledon, ma anche sugli altri gruppi a seguire. I Dark Lunacy non me li ascolto perché già lo feci 3 anni fa al Gods of Metal. Preferisco andare a cercare qualche chicca tra i cd. Giuliano di mygraveyardproduction mi consiglia Target Earth e TALES, rispettivamente degli Screamer e degli Zyons Abyss e io li consiglio vivamente a chi ama i Queensryche degli anni 80’.
Quando gli dico di essere Demonizer del forum dei Judas, lui mi fa “Ah sì, abbiamo pure il libro sui Judas del Marchese.” Guardo e vedo che ce n’è rimasta una copia. O forse c’era solo quella dall’apertura dei cancelli? Speriamo di no….

Arriva il turno dei Fire Trails di Pino Scotto ma nel frattempo io inizio un po’ ad incazzarmi. Il cellulare non prende linea e io ho promesso a un amico di fargli una sorpresa durante l’esibizione dei Gamma ghei. Mannaggia. Che dire dei Fire Trails? Beh io la loro proposta non la conosco, così come quella dei Vanadium, l’ex band di Scotto. Mi piacciono, il loro rock tosto e sincero ci regala una bella scarica di energia. Fortunatamente Crash scrive sul suo block notes la scaletta, poi magari quando posso andrò a vedere che si può recuperare di loro perché ahimè non ho nulla. Su una cosa non c’è dubbio. Pino Scotto è un personaggio e sa stare sul palco. Sfacciato e picaro come si deve, ci regala perle del tipo “ domani quando vedete i vostri amici che non sono venuti stasera, ditegli di andare a fare in culo da parte mia”. Oleeeeeeeee è il responso del pubblico che nel frattempo è aumentato di un bel po’. Io sono tradizionalista e preferisco le ragazze con i vestitini con i fiori, ma devo dire che ci sono delle metallare davvero niente male. M davvero niente male. Alla fine credo che un buon migliaio o qualcosa di più ci saremo stati sicuro ad assistere all’Agglutination.

I Tankard, gruppo trash tedesco attivo da oltre vent’anni, anch’essi sconosciuti al sottoscritto, propongono un thrash veloce e trascinante, a volte con qualche influenza punk, ma alla fine un po’ povero nel complesso e forse un po’ monotono. Hanno un solo chitarrista, ma secondo me suonare thrash con una sola chitarra non è una buona idea, per quanto bravo fosse il loro axeman. Comunque dal vivo si sono fatti apprezzare per quello che sono, soprattutto il mastodontico cantante la cui panza fa davvero paura. Il tipo, sempre con le braccia in aria, è un bambinone simpaticissimo, sa di non essere bello (ma neanche io lo sono, non voglio offendere nessuno eh) e ci ironizza su tra una birra e l’altra: “ciao bella, dammi un bacio, does any girl want to make love with me?”. Il silenzio. Suonano oltre un’ora ma come detto sopra sono piacevoli, anche se non proprio il massimo, come ad esempio lo sono che so, i Kreator. Finisce il concerto e il singer si butta tra la folla. Gli eroi che lo attendono sono una decina, lo fanno alzare, lo strapazzano di abbracci e se lo portano a bere. Io rischio la vita perché mentre camminano tutti insieme cianca poco che mi travolgono. Oh, ma il cantante dei Tankard è davvero un bisonte. La “mandria” si avvicina, non mi resta che allontanarmi. Però ahahahahah sapete cosa ho sentito? Sommerso dagli abbracci e circondato dai fans ho sentito che rideva e rosso in viso parlava con loro, ma sono riuscito solo a captare un “a beeeeeaaa ciughedaaaaa” (a beer together) con la voce di uno che evidentemente è ubriaco o, non so, si è appena svegliato o ha riso così tanto che gli è rimasto un filo di voce. Ma sicuramente non sono riuscito a spiegarvi l’effetto, bisognava essere lì per capire la scena eh.

Tutti pronti allora per lo Zio Kai e dei suoi Gamma ray. Io sono emozionato ma come sempre infastidito per colpa di sto cazzo di citrulare che non prende. Oooooooooooooooooooooollllllllllèèèèèèèèèèèèèèè sulle note dell’intro (Welcome) inizia il concerto e il riff epico alla Running Wild di Gardens of the sinner accompagna l’entrata dei nostri cari. Il pezzo è trascinante, siamo tutti in visibilio e….miracolo, il cellulare prende. Chiamo subito l’amico, altri non è che lo zio Turbo Lover, e riesco, sia pur per qualche secondo, a fargli sentire uno spezzone. Lui mi disse che voleva sentire un pezzo di Land of the free (fri) ma in quel marasma mi sono detto “e se poi la linea non prende? Meglio chiamarlo quando prende, indipendentemente dal brano che propongono, tanto sarà contento lo stesso”. E così è stato. Finisce il brano ed ecco il fattaccio. Kai dice che ha un problema alla chitarra e deve interrompere il concerto. E cazzo! Si ritirano e ci fanno aspettare 15-20 minuti. Noi meridionali siamo permalosi e suscettibili e subito “ ecco, una scusa del cazzo per suonare di meno, lo sapevo io che dovevano fare così, ma perché Majestic non me lo sono scaricato da internet invece di spederci 18 euri, evviva gli Ellouiinn.” Ma alla fine del concerto le nostre illazioni non troveranno fondamento e saremo felicemente smentiti.

Ritornano sul palco un po’ imbarazzati e riattaccano con New world order che nel ritornello io trasformo in hell-bent, hell bent for leather. Chissà perché….Poi è la volta di una sferragliante Man on a mission che canto a squarciagola dalla prima all’ultima lettera e forse forse lo faccio meglio di Kai che dal punto di vista vocale deve ancora ingranare. Tutti pogano divertiti, i metallari “per bene” e quelli assatanati. Sto pezzo dal vivo rende tantissimo perché oltre ad essere bello tirato ha delle parti vocali ce non puoi non cantare. Piano piano Kai inizierà a prendere sempre più confidenza con la voce e il pubblico e alla fine ci conquisterà tutti. A seguire 2 pezzi di Majestic, l’unico album che ancora non ho ascoltato. Fight e Blood religion non sembrano affatto male, ma già me le sono scordate, quindi non posso esprimere nessun giudizio. Kai è simpaticissimo ^_^ , gioviale e ha la faccia da birichino, e quel cappello nero, quegli occhi vispi gli danno l’aria da vecchio compare di taverna. Anche lui a suo modo è un personaggio anche se, quando introduce le canzoni, da come muove la manina sinistra mi fa sorgere qualche dubbio: ma non è che anche lui è come Rob Halford???? Dirk Schlackter è un animale da palco. Suona e si muove da vero esperto, Enjo non si sposta di un centimetro, ma ride sempre ed è sempre di buonumore. Fa il suo compitino con precisione. Zimmermann invece è una macchina da guerra dietro la batteria, potente, preciso.

Heavy metal universe vede la partecipazione del pubblico con gli “oioooioio ieieieioooo” di Kai. Pio è la volta di una versione pacata e soffusa di Fairytell. Anche Kai la introduce come “una vecchia canzone power, ma che stasera proponiamo in versione da ballata”. Però funziona. Altro non è se non il preludio a The Silence, tratto dal primo album dei Gamma ghei, quell’Heading for tomorrow che resta sempre il mio preferito. La canzone è bella come sempre ma Kai la rovina un po’ quando fa “I wanna live my life in a fairy tale when the end is always good and never sad”. La fa come sulla versione bonus di Land of the free, ma la sua interpretazione lascia a desiderare, se non altro se la si confronta a quella ben più intensa di Scheepers su Heading for tomorrow.
Una piccola intro basata sul tema di “Peer Gynt Suite” di Edvard Grieg, dalla quale anche i Savatage ricavarono la loro Prelude to Madness su quell’indescrivibile capolavoro chiamato Hall of the mountain king, si trasforma in un riff di chitarra al fulmicotone. Ecco Ride the sky!!! E io mi trovo a rimbalzare da una parte all’altra felice e convinto che qualcuno lì sul palco mi avesse sentito urlare. Inizia il medley dedicato a repertorio degli Helloween :woot: . Infatti la band esegue Future world (solo a metò però) e I want out. Inutile dire che, pur non essendo accompagnato da un gran numero di coristi, chiamiamoli così, tra i pubblico, anzi tutti muti, le ho cantate dall’inizio alla fine. Indubbiamente vivono di un’energia e di un carisma tutto loro questi fantastici brani.

Finito il repertorio Helloween ecco lo zio che si tuffa nell’esecuzione di due classicissimi: Land of the Free e Rebellion in dreamland. Anche qui devo ammettere di aver avuto culo. Durante tutti il concerto il cellulare non ha dato segni di vita, ma una volta partita Land of the free la linea è tornata e ho potuto chiamare Turbo per fargli sentire…..non so cosa abbia sentito ma credo proprio che abbia capito che si trattava di Land of the free ahahahah, proprio la canzone che voleva sentire. Ottima prestazione di tutti, del resto lo zio Kai con quei brani va sul sicuro da anni ormai, e che brani! Vederli dal vivo è una bella esperienza, la scaletta è ottima, peccato non ci sia nulla di Insanity and Genius, da sempre uno dei miei preferiti.

Se ne vanno. “Noooooooooooo!!”. A mezzanotte passata ritornano e suonano fino a mezzanotte e venti-venticinque per recuperare il tempo perso prima. Grandi! Ritornano e ci regalano altre emozioni con Valley of the kings e una tiratissima Somewhere out in space, un po’ allungata nel finale. La band sa come si tiene il palco, lo Zio è un monellaccio ma i suoi sorrisi radiosi ti conquistano. Escono di nuovo. Ritornano e ci dicono “siamo fratelli e sorelle, uniamoci e se avete bisogno di aiuto, fateci un segno.”. Ecco che parte Send me a sign. Finita la canzone i nostri ringraziano, ci salutano e vanno via. Entra l’organizzatore Gerardo Cafaro e invita i Gamma rai a tornare sul palco per ritirare un premio. I nostri amici tetteschi ritornano, lo zio Kai con una tovaglia bianca sulla testa, Dirk un po’ scocciato, tant’è vero che se ne sta vicino all’uscita dal palco come se non vede l’ora di tornarsene nel backstage. Poi salgono di nuovo i Tankard e il cantante di nuovo “bella ragazza, ciao!”.

Finisce il concerto, io e Crash usciamo e raggiungiamo le macchine. Chiedo una cosa al vigile, dopo di che mi giro e non vedo più Crash. Ma per fortuna ognuno ha i contatti dell’altro.

Mi rimetto in macchina e piano piano, felice ma stanco morto, dopo due ore e mezza di cammino sono di nuovo a casa.

Grazie al cielo tutto è andato bene e n’è valsa la pena farsi questi chilometri per un concerto e per vedere uno dei miei gruppi preferiti. Spero che l’Aglutination continui a portare grossi nomi in modo tale che anche qui al sud molti appassionati di heavy metal potranno ritenersi soddisfatti, così come sono rimasto soddisfatto io che non ho la possibilità di vedere tanti concerti.

Ancora un saluto ai due Franco di Bari!!

Scaletta dei Gamma ray

1) intro- Welcome
2)Gardens of the sinner
pausa di 15-20 minuti :angry:
3)New world order
4)Man on a mission
5)Fight
6)Blood religion
7)Heavy metal universe
8)Fairytale
9)The silence
10) Ride the sKai
11)Future world
12)I want out
13)Land of the free (fri :P )
14)Rebellion in dreamland

15)Valley of the kings
16)Somewhere out in space

17)Send me a sign
 
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divino marchese
view post Posted on 7/9/2007, 14:34




quanto cazzo scrivi? ahahahahahahaha

BELLISSIMA FRATè

INVIDIA!!!
 
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MK-47
view post Posted on 7/9/2007, 22:42




Salve a tutti. Io sono il "Crash" del racconto. (la webzine è www.hardsounds.it ,comunque ^_^ ) Minchia, bello il report... E' stato un piacere enorme, per me e Mastershadow444, conoscere un metallaro così vero e tosto come Demonizer :B): E dato che hai visto che razza di soggetti erano con noi, si può ben capire quanto ci abbia fatto piacere la tua presenza... Peccato che non ci sarai al TMF... Cmq se un po' ingiusto col metal estremo, eh :P Concerto stupendo, cmq... Il tipo romano è appunto Segaflux dei Prophilax, band che consiglio a tutti quanti... Ce ne sarebbero davvero tante da dire, ma adesso sto distrutto...Magari in pvt... HAIL BRO!!
 
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darkrose12184
view post Posted on 8/9/2007, 00:11




figata... ma come fate a ricordarvi sempre le scalette??? Sono già fortunata se a fine concerto mi ricordo come mi chiamo....
 
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master444
view post Posted on 9/9/2007, 19:34




troppo bello il report...complimenti...come mai nn scrivi per nessuna webzine???

un salutano atutti i fans dei Judas e a tutti i metallari incazzosi come noi...ahauhauhauah...\m/
 
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demonizer
view post Posted on 13/9/2007, 11:28




Che bello, i miei nuovi fratelli metallici hanno scritto. Grazie ragà, mi ha fatto davvero piacere vedere i vostri commenti qua sopra! E’ stata una bellissima sorpresa eheh sono stato davvero fortunato a conoscervi. Gentili e calorosi vi ho conosciuti, gentili e calorosi vi ritrovo. :lol: :rolleyes:

X Franco Mastershadow: grazie mille per il complimento. No no non scrivo per nessuna webzine e non so neanche perché. Sinceramente non ci ho mai pensato, non so se ne sarei capace perché credo che per scrivere seriamente di musica, e non sparare stupidaggini come ahimè leggiamo un po’ ovunque, sia difficile se non si è preparatissimi e non si conosce la musica. Poi perché non ho molto tempo a disposizione, vedi i megaritardi -_- con cui vi rispondo ogni volta. Boh non so, però se vengo incoraggiato :D rischiate davvero di vedere qualche recensione sui vostri siti fatta da me ahahhaah.

X Franco Crash Mk-47 (ma quanti nomi hai ahahha) grazie mille anche a te, anche a me la tua (vostra presenza) è stata graditissima, altrimenti non starei qua ora è ovvio. Un po’ ingiusto nei confronti del metal estremo? Forse si, ma voglio subito chiarire una cosa. Non voglio per nessun motivo offendere né parlare male della metal estremo né tanto meno di chi l’ascolta, anche perché qualcosa piace anche a me, nonostante non sia sicuramente un esperto del sottogenere metallicus.
Non è il tipo di heavy metal in cima alle mie preferenze, come lo sono ad esempio l’heavy e l’hard rock classico, il power/speed, il trash, il glam e così via ( e non mi reputo affatto un esperto neanche qui, ma un ascoltatore attento e con un buon orecchio quello sì), quindi non lo ascolto più di tanto né me ne interesso. Poi è sempre una questione di gusti e ai gusti non si comanda. All’amore a volte sì, ai gusto no :) . Mi piacciono tantissimo i gruppi degli anni 80’, quelli che sono stati i veri e propri pionieri del black e del death metal. Gruppi che hanno cercato di andare al di là delle barriere musicali, magari ancora non ufficializzando la nascita del black e del death, ma proponendo sempre qualcosa di originale e all’avanguardia almeno per i loro tempi. Parlo di Mercyful Fate, Venom, Celtic frost, Slayer, Voivod, Possessed (più volte in questo forum ho detto che il loro Seven Churches è uno dei miei dischi preferiti), Dark Angel, Death, e qualcun altro. Giusto per dirne una, Schuldiner era avanti anni luce rispetto a tutti, conosco per ora solo i primi dischi dei Death (non vedo l’ora di scoprire tutta la loro discografia) e devo dire che in Spiritual Healing ad esempio, mi ha lasciato più volte a bocca aperta. Conosco poi qualcosina di più recente tipo Morbid Angel, Emperor, Obituari, Cannibal Corpse, come vedi sono pochissimi, e ti ricordi che ti chiesi di Legion dei Deicide? Sì di tanto in tanto mi capita di ascoltare i loro dischi. E’ piacevole ma non ho particolare sensibilità a questo tipo di sonorità. Non vado in estasi sonora e cerebrale come quando invece ascolto :woot: i Riot, gli stessi Judas, gli Scorpions, I Kiss, Ronnie James Dio, i Virgin steele, gli Helloween, i Dokken, i Twisted sister, i Blue oyster cult, i Running wild, i Beatles e così via. E’ una questione di gusti sicuramente, il metal estremo non mi coinvolge più di tanto perché non ha le magiche melodie di quello classico in sostanza. Ma non voglio criticare i gusti di nessuno, non voglio dire “il metal classico è bello perché l’ascolto io e il metal estremo di meno perché non lo mastico”, però faccio una constatazione. E’ possibile che ormai tutti, o meglio in moltissimi oggi si dedichino al metal estremo? Ma il metal classico che fine ha fatto? E’ possibile che ormai, specie le nuove leve, vogliano suonare e apparire più cattivi, brutali, estremi, truci e a melodici possibile? Indirettamente pongo il problema, chiamiamolo così dai, sulla popolarità del metal classico oggi,
sul perché ci sia un proliferare incontrollato di gruppi che preferisce dedicarsi, sempre senza offesa per i loro gusti e le loro scelte, al metal estremo più che al metal più classico e, indubbiamente, più melodico.

Cmq quello dei Prophiax c’ha fatto ride ahahaha. Sì ci becchiamo in privato dai!! ;)


Grazie ancora per la bella giornata passata insieme, sono sicuro che ci rincontreremo somewhere in time!!
 
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5 replies since 7/9/2007, 10:31   186 views
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