Priests of Judas - Judas Priest Italian Fans Club

La genesi dell'opera

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divino marchese
view post Posted on 30/4/2007, 13:42




La genesi del libro comincia nel luglio del 2006, quando Lorenzo Nicotra, uno scrittore e musicista heavy metal napoletano, da alcuni mesi diventato editore, decide di progettare una pubblicazione sui Judas Priest.
A tal proposito invia una mail a Darkrose e Turbo, in qualità di amministratori del fans club, in cui chiede loro di cercare tra gli utenti qualcuno in grado di avanzare un’idea originale per questo progetto. La sua intenzione è quella di non pubblicare le solite biografie o discografie, informazioni alla portata di tutti, in quanto non sarebbe che una pubblicazione in mezzo alle altre, poco interessante e abbastanza banale.
Turbo a questo punto gli passa il mio indirizzo e-mail e io mi prendo il suo.
Scrivo a Lorenzo dicendogli di essere a sua totale disposizione per il progetto, inaugurando un epistolario telematico pressoché quotidiano.
L’idea per adesso rimane tale e nelle nostre conversazioni cerca di prendere le forme più disparate.
Io ne avanzo una in particolare, che riguarda l’indagine dell’universo lirico della band; idea che viene accettata subito da Lorenzo.
Si discute di scriverlo insieme, ma sommerso dal lavoro e da altri innumerevoli impegni, Lorenzo mi affida la completa stesura del libro a mio nome.
Comincia allora a prendere forma definitiva l’idea del libro, e trascorro interi pomeriggi a tracciarne il disegno in foglietti volanti, aggiungendo sempre qualcosa e riempiendolo via via di nuovi concetti.
Per realizzare ciò che mi passa per la testa ho bisogno dunque di raccogliere quanto più materiale possibile, nel caso in cui trovassi qualcosa da integrare nella mia opera.
Si mette in moto un giro di conoscenze.
Faccio qualche telefonata ad amici più che trentenni, collezionisti, fanzinari ed ex collaboratori di riviste del settore. Riesco a raccogliere una quantità di materiale invidiabile:
- tutte le recensioni degli album dei Priest pubblicate in tutte le riviste italiane dal 1979 ad oggi, dalla prima, UitE su Rockerilla fino a Painkiller (da Jugulator in poi le possiedo già di mio), da H/M a Metal Shock da Hard a Metal Hammer e così via;
- tutte le interviste pubblicate in Italia dal 1985 al 1996 (siamo sempre lì, da quella data in poi ho già le riviste)
- le fotocopie dell’unica biografia ufficiale pubblicata nel 1984, Heavy Duty;
- tutti gli speciali sulla band pubblicati nel corso degli anni da tutte le riviste italiane;
- alcune interviste rilasciate nei periodici stranieri.

In aggiunta a tutto ciò, raccolgo tutti i testi già tradotti da Metallian e Living sul nostro forum, mentre lo stesso Metallian e Sarge gentilmente si occupano di tradurre i testi mancanti, mentre tra alcuni miei amici che studiano lingue e io con programmi del computer indicati, ci si dedica alla traduzione di Heavy Duty, delle interviste straniere e dell’INTERO sito Judas Priest Info Pages.

Questo lavoro di raccolta e traduzione dura fino ai primi di settembre, al termine del quale comincia la mia opera di lettura, analisi, selezione e catalogazione delle informazioni acquisite. Intere settimane trascorse con queste carte dalla mattina alla notte, coi Priest sempre nello stereo, tutti i giorni, tutto il giorno, in ordine discografico.
Contemporaneamente scrivo l’introduzione e il primo capitolo del libro.

Alla fine del mese di settembre, quando tutto è già stato catalogato e organizzato secondo lo schema del libro che ho in mente, comincio a vivere dei giorni di continua allucinazione pristiana.
Fino alla fine del mese di dicembre, dopo mesi trascorsi a contatto con le carte (sudatissime) riguardanti la band, la mia esposizione alla band diventa ancora più profonda. Ogni giorno mi ritrovo a scrivere pezzi del mio libro, magari anche solo singole frasi, sempre con le carte vicine a me (non che poi alla fine mi siano servite chissà quanto, vista l’assoluta individualità del libro).
Pomeriggi e serate piegato sulla mia scrivania a pensare a come legare e strutturare nero su bianco i miei pensieri sulla band, in modo il più organico e coerente possibile, sempre coi Judas a palla nello stereo, tutto il giorno, in preda a deliri pristiani.

Tra le vacanze di Natale e gennaio, metto il punto al libro. E’ dal mese di luglio che vivo praticamente con lui (e con loro) e la sensazione di aver finito è soddisfacente quanto malinconica, che mi sembrava di sentire Rob Halford gridarmi <don’t Go>.

Durante tutto questo processo, Zillo (che sa del libro) mi mette in contatto con Maurizio De Paola, ex redattore di Hard e H/M, attuale redattore di Guitar Club/Drum Club/Metal Hammer, cantante dei Coza Noztra e autore di monografie su Deep Purple, Metallica, Iron Maiden e di un testo enciclopedico magnifico sull’intera storia del metal.

Una volta finito il libro ne faccio stampare tre copie amatoriali da una stamperia di Palermo, una la invio all’editore, una a Maurizio (il quale, per mia inquantificabile gioia, mi promette di scrivermi la quarta di copertina), e una la tengo per me, facendola sigillare e registrare dalle poste italiane.

Il libro raccoglie ottimi responsi sia da Lorenzo che da Maurizio, che mi scrive subito la quarta, e dalle due uniche persone, oltre a loro, che lo leggono, ossia la mia ragazza e Salvatore Fallucca, ex redattore di Metal Shock, coautore del libro sull’HM italiano firmato da Della Cioppa e collezionista, priest fan di ferro, uno degli amici che mi avevano fornito il materiale.

Oggi questo testo molto particolare, certamente un po’ farneticante, idealista romantico e visionario, è finalmente realtà alla portata di tutti.
Non vedo l’ora di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, le vostre rilevazioni e quant’altro.
Questa sezione del forum sarà il luogo di discussione privilegiato riguardo all’opera.
Scrivete il più possibile, non aspetto altro. E criticatemi pure se lo credete necessario.

Grazie a tutti voi, grazie ai Judas Priest, grazie a Darkrose e a Turbo, grazie a Lorenzo, a Maurizio e a Zillo.

Spero con tutto il cuore che vi piaccia e che venga compreso per quello che è!

Marco Divino Marchese Priulla
 
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Zillion Dollar Sadist
view post Posted on 2/5/2007, 08:57




"Genesi" e' proprio il termine adatto! Io fossi in te ne farei avere una copia pure ai Judas Priest - poi ci penseranno loto a farselo tradurre in inglese! :)
Oh, non e' che mi fai uno scan della recensione di UITE su Rockerilla e me la invii per email? :)
 
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demonizer
view post Posted on 3/5/2007, 17:11




a proposito, Marcu' quella cosa per gli Usa, fami sapere frate' appena puoi ;) :rolleyes:
 
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Wicker Man
view post Posted on 10/5/2007, 16:15




Come già ti ho detto di persona, l'ho divorato.
Scorre che è una meraviglia, si impone in un bilico bilanciatissimo tra romanzo e saggio, tra analisi della band e analisi del fan. Delirante, sì, e al contempo lucidissimo. Non ho altro da dire, se non sottoscrivere il consiglio di Zillo. Keep on rockin'!
 
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3 replies since 30/4/2007, 13:42   2027 views
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